La festa dell’ Annunciazione risale al VI secolo, è una festa essenzialmente cristologica; nell’icona e nei testi liturgici si ravvisa l’inizio del Mistero di salvezza rivelato alla Madre di Dio, da Gabriele. Dopo il concilio di Efeso, che riconosce la Maternità divina di Maria, la Chiesa ha voluto sottolineare i due momenti dell ‘Incarnazione con due feste distinte: il concepimento nel giorno dell’ Annunciazione e la nascita nel giorno di Natale.
Al centro della raffigurazione sta la Madre di Dio su un trono dorato come una Regina. Accoglie l’ annuncio di Gabriele, è sorpresa. È seduta su un cuscino rosso purpureo e calza scarpe dello stesso colore. Anche il manto, il maforion bordato d’oro che le ricade sul capo, sulle spalle e su gran parte della persona, è di colore porpora. Nell’antichità la porpora e l’oro erano riservati al re, nell’icona questi colori sottolineano la regalità di Maria. Sul manto all’ altezza delle spalle e sulla fronte, notiamo le tre stelle simbolo della sua perpetua verginità.
E rappresentata nell’ atto di filare la lana; nella mano sinistra regge una matassa di porpora e nella destra il filo rosso col quale secondo la narrazione del Proto evangelo di S. Giacomo, stava tessendo il velo del tempio, segno del Corpo di Cristo che da ora comincia a tessersi nel suo grembo. Il volto di Maria lascia trasparire sia la sorpresa nell’udire le parole dell’ Angelo, sia l’accoglienza della volontà di Dio. Il capo della Vergine, leggermente chino e il movimento della mano simboleggiano la sua umiltà, che diventa forza nelle mani di Dio. “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili” (Lc. 1,46).
L’ Angelo Gabriele con la mano destra tesa, saluta alla greca mentre con l’altra impugna un’asta lunga e sottile, simbolo dell’ autorità e dignità del messaggero, si tratta del bastone del pellegrino o l’insegna di condottiero degli eserciti celesti. Egli è venuto a rivelare i segreti divini. Dalla figura angelica emana un senso di vitalità e di movimento: le ali leggermente curvate sono vibranti, leggere, la veste svolazzante esprime lievità e le gambe atteggiate a un movimento di corsa ci suggeriscono che si è affrettato a dare l’ annuncio a Maria. Egli reca il grande annuncio che Dio non si è dimenticato dell’ umanità e la salvezza è ormai alle porte. Le ali di Gabriele e la stessa veste sono inondate di luce dorata. Egli vive costantemente nella luce divina.
In alto, dal centro del semicerchio, simbolo della sfera divina, filtra un raggio di luce che si divide in tre. Il Padre manda lo Spirito che adombrando Maria della sua presenza rende possibile l’incarnazione del Figlio di Dio.
Al centro dell’icona, contempliamo la figura di una fanciulla che assiste alla scena dell’annuncio; è seduta su uno sgabello, ai piedi della Madre di Dio. Il suo sguardo è rivolto verso l’ angelo, in uno stupore tranquillo e meditativo, contempla il Mistero che si sta compiendo per opera dello Spirito Santo. Sta aiutando Maria a filare la lana di porpora, infatti ha tra le mani il filo rosso. E’ un chiaro richiamo alle Serve di Cristo che aiutando a tessere il velo del Tempio, come l’ancella rappresentata, sono chiamate, in modo particolare ad essere parte attiva nella costruzione del Regno di Dio.
Anche i colori di cui è rivestita richiamano alloro particolare carisma. La fanciulla indossa un mantello rosso che simboleggia 1 ‘umanità, il sangue, il fuoco, l’ amore fino al sacrificio, la carità vissuta fino al dono totale di se. Sotto il manto si nota una veste verde sfumata di giallo, lo stesso colore delle pantofole. Il colore verde richiama l’ acqua che feconda e dalla quale viene la vita, rimanda allo Spirito Santo che rende gli apostoli fertili nell’intelligenza e nel cuore. Solitamente indica colui che si lascia animare dallo Spirito e vivificare dalla Parola così da essere fecondo nelle opere di Dio. Il giallo è il colore degli apostoli e degli evangelisti è dato a chi viene mandato ad annunciare la vita eterna, a chi si mette in cammino per portare la Buona Novella ai poveri, agli ultimi, ai piccoli, a chi ha sete di verità e giustizia.
Così la Serva di Cristo animata dallo Spirito, annuncia con la sua vita ricca di carità il regno di Dio e personalmente aiuta Maria nella costruzione del Corpo di Cristo. L ‘icona suggerisce l’invito a rivivere l’ Annunciazione con Maria, lasciando operare il dono e la forza dello Spirito Santo che guida a pronunciare un “sì” ininterrotto, nella nostra storia.
Allora Signore, con Maria voglio ripeterti il mio sì.
Eccomi Signore, si compia in me la tua parola.
Inondami del tuo Spirito.
Apri le mie labbra.
Mandami ad annunciare la tua giustizia.
Non nascondermi la tua grazia.
Desidero solo compiere il tuo volere.
Mostrami la tua legge, la terrò cara
nel profondo del mio cuore.